lunedì 9 maggio 2011
Una stella per nascondere il nulla
Aldebaran è un altro sole. Centinaia di volte più luminoso del nostro. Ma non bisogna equivocare: la ricerca di una sempre più splendente “luce del civile” non ci appartiene. Già il nome della stella, del resto, s’ispira a luoghi poco inclini agli ordini celesti. In più, il nostro sole non è buono per illuminare le cose, per meglio inquadrarle, a contrario ci abbaglia, ci porta a boccheggiare fino all’afasia. All’apofasia, meglio. Sotto la sua luce la realtà soccombe e trasfigura: al centro non c’è più l’oggetto illuminato ma lo splendore solare. Questo per dire che la missione non sta nel disvelare l’autentico, nella libertà di essere come si è o come si vuole. L’abbiamo già percorsa questa traiettoria e che cosa ne abbiamo cavato? L’ossificazione del tutto. E’ tempo di fare appello ad Aldebaran, affinché col suo sorriso ci occulti la fulgida evidenza del nulla.
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